Considering Bella Italia

| Thu, 06/16/2005 - 07:15

Stefano Rossini considers what is it that makes Italy so attractive despite all of its faults and problems. All this while preparing his risotto and then sharing it with a friend who happened to drop by...

As the article is in Italian get a dictionary handy to help you though and also use the short phrase guide at the bottom of the article.

Mentre tagliavo a cubetti le zucchine(1) e sfogliavo i fiori di zucca(2) per il risotto, ripensavo al lavoro della mattinata. Dopo aver preparato le foto e i testi degli ultimi articoli, ho sfogliato i giornali per cercare qualche argomento per l'appuntamento con il blog di Italy Magazine.

Intanto, l'olio era ben caldo e ho buttato nella pentola(3) la cipolla per farla soffriggere. I titoli dei giornali non erano, in realtà, molto avvincenti... I vari partiti politici stanno ancora subendo i contraccolpi del disastroso referendum sulla fecondazione assistita, la recessione non accenna a fermarsi, e un'inchiesta uscita oggi sul quotidiano La Repubblica, rivela che trovare il lavoro è più facile per chi ha già un padre in carriera o buone amicizie.

Insomma, dava l'idea(4) di non essere una mattinata piena di buone notizie, tanto che ho iniziato a chiedermi quale aspetto del nostro paese attirasse gli stranieri. Oggi come oggi(5), nel Bel Paese le cose non vanno tanto bene, a cominciare dalla politica, dal sistema clientelare, per arrivare ai trasporti, ai viaggi, al lavoro, etc.. Certo, noi italiani amiamo lamentarci e siamo molto esterofili(6), eppure il dubbio rimane: cosa spinge un inglese o un americano a fare armi e bagagli(7) e a trasferirsi in Italia?

Sempre gli italiani, che vivono di paradossi, sono però anche convinti di vivere nel paese più bello del mondo. A tal proposito, mi risuona in testa una frase di un vostro connazionale, letta due domeniche fa sul supplemento culturale de Il Sole 24 ore. A pronunciarla fu tale Moryson, commerciante, navigatore inglese del '500: "L'opinione che l'Italia offra tutto ciò che può essere visto o conosciuto rende gli italiani provinciali(8) e presuntuosi". Non riesco a non essere d'accordo con lui.

Dalla più tenera età, ad ogni viaggio vengo messo in guardia dai rischi delle cucine non italiane. Secondo la grande maggioranza degli italiani si mangia bene solo in Italia. Cosa assolutamente non vera, dato che il mio risotto si stava pure bruciando...

Così, recuperato con un po' di brodo il risotto, ho ripreso il filo dei miei pensieri. In che modo gli alti e i bassi(9) di questo paese conquistano chi lo visita? Abitando a Rimini e girando molto per l'Italia ho l'occasione di vedere molti turisti. Li vedo sconfortati davanti ai treni perennemente in ritardo, oppure arrabbiati davanti ad informazioni carenti o al Moloch burocratico, o ancora sorpresi dall'ignoranza delle lingue straniere in Italia.

Eppure tornano, alla fine molti turisti non sfuggono a questa maledizione. Certo, i monumenti sono affascinanti, la grandezza di Roma, le testimonianze del rinascimento, il barocco, il clima è buono e si mangia bene, ma non basta. Ho visto grandi monumenti in Francia e ho mangiato bene in tanti altri paesi, ho visto una natura ricchissima in Germania e in Grecia, e un clima paradisiaco in tanti altri posti.

Il mistero è arduo da svelare, ma qui, nonostante tutto, si respira un'aria diversa. Viene voglia di lasciare tutto e godersi la vita, senza più pensare ad altro. Molti di quelli che partono alla fine non resistono e tornano, molti che la visitano non vanno più via, altri ancora sono sempre lì lì(10) per andarsene, ma poi non lo fanno mai.

Sarà un miscuglio di tanti fattori: cibo, aria, clima, mentalità, modo di affrontare la vita e i rapporti personali. Intanto passa un amico sotto casa, e non perde l'occasione di venire ad assaggiare il risotto che alla fine si lascia mangiare volentieri. Questo sicuramente è un grande aspetto dell'Italia: tutto è molto conviviale. Ci si incontra e subito si è in buoni rapporti, davanti ad un bicchiere di vino o seduti a mangiare qualcosa in campagna mentre contadini da cartolina tagliano il grano o raccolgono l'uva. E si passano le serate ad incontrarsi, chiacchierare e mangiare qualcosa assieme. In questo tutta l'Italia è paese: nord, centro e sud. C'è un detto che non è proprio gratificante ma rispecchia davvero parte dell'anima italiana e gira per il paese da almeno tre secoli (risale alle dominazioni spagnole e francesi) e dice: "O Francia o Spagna, purché se magna!(11)"

Ma intanto io continuo a interrogarmi...

(1) zucchine: courgettes
(2) fiori di zucca: pumpkin's flowers
(3) buttare giù: (gastronomic) to put on
(4) dare l'idea: when something gives somebody an idea, you can make an opinion about it.
(5) oggi come oggi: as things stand at the moment
(6) esterofili: to be esterofili, means you love foreign countries and the foreign way to settle a question
(7) fare armi e bagagli: litt. to prepare arms and luggages. It means take everything and leave.
(8) provinciale: provincial, people without large views
(9) gli alti e i bassi: the ups and the downs
(10) essere lì lì: to be just going to
(11) O Francia o Spagna purché se magna: Under French or Spanish rule, the most important thing is eating.

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