The Story Behind Michelangelo’s David

David Galleria dell'Accademia
English

Not just a Renaissance painter – and a major one at that – but also a mathematician and geometer, Piero della Francesca  is the subject of a highly recommended exhibition, “Piero della Francesca. Exploring a Legend”, which recently opened in Forlì

Born in San Sepolcro, Tuscany, in 1415, Piero worked in various central Italian towns, but throughout his life retained a connection to his hometown, where he would return to live and where he died in 1492. The rolling hills typical of the landscape he grew up with are depicted in a number of his works, including “The Nativity”, while his home village is visible in the background of the “Baptism of Christ”.

His patrons were among the most powerful men in Italy of the time: the duke of Urbino Federico da Montefeltro, the lord of Rimini Sigismondo Malatesta, whom Piero both famously portrayed, and Pope Nicholas V in Rome.   

Piero’s interest in mathematics and geometry is reflected in its use of geometric forms and perspective in his painting, which is characterized by a serene humanism.

Among his most famous works is the cycle of frescoes “The History of the True Cross” in the church of San Francesco in the Tuscan town of Arezzo. The simplicity and clarity of structure, controlled use of perspective, and aura of serenity are all typical of Piero’s art.

While greatly admired in his lifetime, Piero was largely forgotten between the 16th and 18th centuries, and only rediscovered in the 20th century.  Now the exhibition in Forlì is a great opportunity to admire the work of an artist who gave a major contribution to the Italian Renaissance

For information on visiting the exhibition, "Piero della Francesca. Exploring a Legend", click here

Italian

Non solo un pittore del Rinascimento - e uno dei più importanti al riguardo - ma anche un matematico e geometra, Piero della Francesca è il protagonista di una mostra vivamente consigliata, "Piero della Francesca. Indagine su un mito ", inaugurata di recente a Forlì.

Nato a Sansepolcro, Toscana, nel 1415, Piero lavorò in diverse città dell'Italia centrale, ma per tutta la vita restò legato alla sua città natale, dove poi sarebbe tornato a vivere e dove morì nel 1492. Le dolci colline tipiche del paesaggio dove crebbe sono spesso raffigurate nelle sue opere, per esempio la “Natività”, mentre il suo paese natale è visibile sullo sfondo del “Battesimo di Cristo”.

I suoi committenti erano tra gli uomini più potenti d'Italia del tempo: il duca di Urbino Federico da Montefeltro, il signore di Rimini Sigismondo Malatesta, entrambi i quali furono notoriamente ritratti da Piero, e Papa Niccolò V a Roma.

L'interesse di Piero per la matematica e la geometria si riflette nell’uso di forme geometriche e della prospettiva nella sua pittura, che è caratterizzata da un umanesimo sereno.

Tra le sue opere più famose vi è il ciclo di affreschi "Storie della Vera Croce" nella chiesa di San Francesco nella città toscana di Arezzo. La semplicità e la chiarezza della struttura, l’uso controllato della prospettiva, e l'atmosfera di serenità sono tutti tipici dell'arte di Piero.

Sebbene fu molto ammirato in vita, Piero fu in gran parte dimenticato tra il 16° e 18° secolo, e riscoperto solo nel 20° secolo. La mostra a Forlì è un’ottima opportunità per ammirare un artista che ha dato un contributo importante al Rinascimento italiano.

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